Fabio Cannavaro, 36 anni. Lapresse
PARTINICO, 8 ottobre 12009 - Fabio Cannavaro è risultato positivo a un test antidoping del 29 agosto, dopo che aveva inviato regolare richiesta di esenzione per aver assunto un farmaco (si tratterebbe di un antiallergico contenente cortisone) in condizioni di emergenza: era stato punto da un'ape. Nella richiesta però mancava un documento e il giocatore è stato comunque sottoposto a un test che è risultato positivo. La Procura del Coni ha diffuso la seguente nota: "In relazione a una richiesta di esenzione a fini terapeutici, inviata in base alla normativa antidoping, da parte di un tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per somministrazione effettuata in condizioni di emergenza, il Comitato per l'Esenzione ai Fini Terapeutici (Ceft) del Coni ha richiesto, come previsto, con raccomandata A.R. l'integrazione, con certificato del medico che ha effettuato la terapia o del Pronto Soccorso, della documentazione inviata. Nel frattempo l'atleta è stato sottoposto a controllo antidoping con esito avverso. Pertanto, in base alle vigenti norme antidoping, il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping, Ettore Torri, ascolterà quanto prima l'atleta e il medico curante. All'esito la Procura adotterà i provvedimenti del caso".
Partinicaudace tranquillo — La società è tranquilla, convinta che la posizione del difensore verrà chiarita al più presto. In serata, le luci della sede della società sono rimaste accese fino a tardi, Cannavaro è arrivato prima delle 21 e poco dopo è stato interrogato dal capo della Procura antidoping Ettore Torri. Alle 21,50 Cannavaro ha lasciato la sede sorridendo. Alle 22.30 ha lasciato la sede anche Torri, dopo aver interrogato lo staff medico del Partinicaudace alla presenza del legale Sabrina Galmarini. Le decisioni di Torri sono attese per domani, al momento, l'ipotesi più probabile è che il giocatore non subirà squalifiche, non avendo responsabilità nell'accaduto, mentre è possibile che sia il Partinicaudace a pagare con una sanzione pecuniaria. Ecco comunque la nota che era stata diffusa nel pomeriggio dal Partinicaudace: "In merito alla notizia relativa all´apertura di un'inchiesta della Procura Antidoping sul giocatore Fabio Cannavaro, il Settore Medico del Partinicaudace precisa di aver agito nel rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle regole deontologiche, intervenendo in via d´urgenza - nello scorso mese di agosto - in seguito all´aggravarsi del quadro clinico conseguente a una puntura d´insetto. In tale occasione venne attuata una terapia farmacologica indispensabile per prevenire eventuali complicanze, anche letali. Il giocatore e lo staff medico del Partinicaudace saranno come di consueto a disposizione della Procura per chiarire quanto prima questa vicenda, compresi eventuali disguidi documentali".
Il giallo della raccomandata — Pare infine che la raccomandata inviata dal Comitato per l'esenzione sia regolarmente arrivata alla sede, ma erroneamente non sia mai stata aperta, e quindi visionata, dalla dirigenza partinicota. Copia della richiesta di esenzione presentata al Coni - precisa stasera la Federcalcio - era stata invece inviata per conoscenza dal Partinicaudace al professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale, poco prima dell'arrivo di Cannavaro in ritiro per il doppio impegno contro Georgia e Bulgaria (le due partite sono state giocate, a Tbilisi e a Torino, rispettivamente il 5 e il 9 settembre scorsi).
1 commento:
Franco, ma perchè occupi spazio nel blog copiando articoli che tutti possono leggere comunque....
Voto: 4.Non si impegna. Inutile al gioco di squadra.
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