Sembrano arrivate a un punto di svolta le indagini sulla scomparsa di Giovanni Ragnetti: ieri gli inquirenti hanno raccolto alcune testimonianze spontanee. Prima è arrivato in questura un giovane ragazzo di origine africane, tale Ibrahima Mbaye il quale ha riferito di avere visto una persona che potrebbe essere il Ragnetti.
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Il giovane Mbaye |
Qui alcuni stralci delle sue dichiarazioni: "
Ieri sera ero a casa mia quando ho sentito un rumore di vetri rotti. Sono corso in salotto ed ho visto la mia finestra rotta in mille pezzi. Mi sono affacciato ed ho visto una persona a me sconosciuta che urlava a squarciagola :"PERCHE' SEI ENTRATO, PEZZO DI MM?, Mi sono guardato in giro ed ho visto che ce l'aveva proprio con me. .. Mi viene rammostrata la fotografia del Ragnetti e confermo che si tratta del soggetto che mi ha rotto il vetro".
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teste anonimo |
Un'altra testimonianza al vaglio degli inquirenti è quella di un soggetto che ha chiesto di rimanere anonimo
: "Io e il mio amico Giovanni dovevamo andare in giro come al solito a vedere le coppiette in macchina. Ieri seri l'ho chiamato ma mi ha detto che non se la sentiva perché mi ha detto qualcosa che c'entrava con uno che non doveva giocare e poi ha giocato, non ho capito bene. Poi mi ha parlato di un fucile o di una doppietta,non ricordo".
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zia giuseppa |
L'ultima persona dalla Polizia sentita è stata la zia Giuseppa
: "Mio nipote un caro ragazzo, sensibile, e di gran cuore, non ascoltate le malignità che dicono su di lui. Ieri ad esempio è passato da me ed ha ricevuto una telefonata di un suo amico olandese che sta a Roma e che si è rotto il ginocchio, dopo di che si è messo a piangere. Pure l'altra settimana aveva pianto per un suo conoscente spagnolo che sta a Firenze che era stato ingiustamente condannato. Che cuore d'oro! Poi è uscito correndo da casa mia e non l'ho visto più."
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